ImmagineAzienda Blog: come scegliere il nome della propria azienda

Più volte i miei clienti mi hanno chiesto quale nome fosse più adatto alla loro attività commerciale: è una bella domanda che naturalmente non ha una sola risposta. Siamo di fronte a un quesito che genera a sua volta altre domande.

TANTE DOMANDE ALLE QUALI RISPONDERE

Infatti dobbiamo chiederci cosa vogliamo esprimere con il nome della nostra azienda, cosa stiamo vendendo o comunicando, quale sarà il nostro posizionamento, come vogliamo essere cercati dagli utenti, e via dicendo. Insomma, dobbiamo innanzitutto capire l’inquadramento di quello che andremo a fare.

Ci sono però altri aspetti molto importanti da considerare: se vogliamo creare una nuova attività, molto probabilmente avremo bisogno anche di un sito web, di una vetrina che ci presenti al grande pubblico. In questo caso, il nome che andremo a scegliere dovrà rispettare alcuni criteri ben precisi.

Prima di tutto, non deve essere già utilizzato o acquistato da altri. Per esempio, mi piacerebbe chiamare la mia attività, e quindi il mio sito web, Repubblica, oppure Madex, o ancora Piccoli Pensieri. Dal lato puramente fisico dell’attività, non avrò alcun problema (o quasi, ci sono comunque alcuni marchi già registrati), ma se voglio acquistare il dominio, vale a dire il nome della mia attività per poter aprire un sito web, non potrò farlo in quanto i nomi citati sono già in possesso di altre utenze.

RICERCA E STUDIO NEL WEB

Quindi, come prima cosa è consigliato controllare sempre sui siti che vendono i domini che il nome da noi scelto sia disponibile. Magari non sarà disponibile il dominio .it, però può essere libero il dominio .com o altre estensioni. Solitamente conviene acquistare un dominio .it o .com, ma dipende da quale sarà la nostra attività. Se per esempio riguarda il mondo dei vini o della gastronomia, potrebbe essere più indicato il dominio .wine appositamente istituito, mentre per i negozi online è possibile acquistare un dominio .shop.

Tornando all’esempio Piccoli Pensieri, se controllo online, noterò che piccolipensieri.it e .com sono domini già registrati, invece piccoli-pensieri.it e .com sono domini liberi. È bastato aggiungere un trattino per risolvere il problema, però c’è il rischio concreto che piccolipensieri.it sia un sito famosissimo e quindi, prendendo il dominio piccoli-pensieri.it, andrò in concorrenza con una realtà già fortissima nei motori di ricerca e rischierò di essere completamente tagliato fuori dalle prime pagine dei risultati.

In pratica posso dare alla mia attività il nome che più mi piace, ma se il web dovrà giocare un ruolo fondamentale per i miei guadagni, allora dovrò soppesare per bene i pro e i contro e magari scegliere un nome che forse mi piace di meno (alla fine sono gusti personali), ma che non mi metterà contro delle realtà forti all’interno del mondo di Internet e delle ricerche online.

IL NOME AZIENDALE RISPECCHIA QUELLO CHE FAI

Naturalmente il nome di una azienda o di un sito dovrebbe rispecchiare il concetto che sta alla base dell’attività, perché in questo modo il suo posizionamento nei motori di ricerca sarà più avvantaggiato, ma nulla ci vieta di creare un nome di fantasia o un acronimo, anzi, quest’ultimi vanno sempre più per la maggiore. Per nomi di fantasia intendo per esempio LK-Lockers, un e-commerce che non vende lucchetti bensì accessori femminili. Un nome concettuale può essere l’e-commerce Vadimoda, che vende prodotti legati a varie categorie merceologiche ma con un occhio sempre rivolto alle ultime novità e agli oggetti di tendenza.

La differenza più sostanziale fra la scelta di un nome concettuale o di un nome di fantasia è che nel secondo caso il posizionamento risulterà più delicato e occorrerà un maggior lavoro direttamente sui contenuti del sito stesso, per esempio tramite piccoli e intelligenti accorgimenti sugli articoli che andremo a pubblicare o comunque sulle sezioni del sito che verranno create.

UTILIZZO DEGLI ACRONIMI PER IL NOME AZIENDALE

Gli acronimi sono sicuramente molto professionali in quanto hanno di base una comunicazione più dettagliata e di conseguenza più forte. Rientrano comunque nei nomi di fantasia e il lavoro per sostenere un acronimo a livello di posizionamento è tale e quale a quello già citato. In ogni caso, anche un nome concettuale, che rispecchia quello che vado a fare, dovrà essere sostenuto con un lavoro costante sul nostro sito: nessun motore di ricerca ci premierà solo per il fatto che abbiamo scelto un nome bellissimo e originalissimo. Tornando agli acronimi, nel web troviamo per esempio il brand AEFI.it che sta per Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, e di questi esempi se ne possono tirar fuori a decine se parliamo delle associazioni. Per quanto riguarda le aziende, invece, il ricorso agli acronimi è un trend relativamente nuovo alla base del quale occorre un po’ di ragionamento e soprattutto di tempo affinché la comunicazione sia mirata ed efficace.

In conclusione, non è sempre facile trovare il nome giusto per la propria azienda e sito web. Il nome ideale infatti si colloca tra quello che ci piace e le reali possibilità che abbiamo di farci conoscere online, soprattutto se il nostro focus lavorativo è proprio il web. È un aspetto da non prendere alla leggera e alla base c’è sempre uno studio dei competitor già esistenti, non tanto in riferimento all’attività strettamente intesa, quanto piuttosto al nome stesso.